Epilogo
Alla fine di ogni storia, quando le rocce avevano trovato il loro posto e il fuoco aveva dato vita a nuovi mondi, i bambini che avevano ascoltato i racconti si accorsero di qualcosa di straordinario. La Terra, come un vecchio amico, li stava parlando, non solo con le sue meraviglie, ma anche con i suoi silenzi.
Il vento che accarezzava le montagne, l'acqua che scorreva nei fiumi, il suono delle rocce che si sfioravano: tutto aveva un ritmo, una melodia che raccontava la storia di un mondo che cresceva e cambiava, giorno dopo giorno.
E così, i bambini, ascoltando la Terra, impararono che ogni pietra, ogni fiore, ogni fiume aveva una storia da raccontare, e che anche loro, proprio come le rocce e il fuoco, avrebbero potuto lasciare un segno duraturo nella vita del mondo.
La Terra che viveva nei racconti diventava anche la Terra che viveva in loro, e loro, con il cuore aperto, portavano le storie nel mondo, continuando a raccontarle, a custodirle, come un dono che si tramanda attraverso le generazioni.
Morale finale: Ogni elemento della Terra ha un proprio linguaggio da condividere. Se ascoltiamo con attenzione, anche le piccole cose possono raccontarci storie straordinarie. La Terra vive nei nostri sogni e nelle nostre azioni, e noi, come piccoli raccontatori, possiamo trasmettere la sua bellezza.
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